Tra tutti gli Itinerari Turistici in Sicilia è ideale per scoprire i gioielli del tardo Barocco siciliano, la bellezza del mare e della natura, nonché gli antichi sapori culinari.
In questa sezione sono presentati i prodotti agricoli del territorio.
L'azzeruolo(Crataegus azarolus) è una pianta da frutto della famiglia delle Rosaceae; è detto anche 'nzalora in dialetto siciliano. Si ritiene che questa specie sia originaria dell'Asia Minore o dell'isola di Creta, da cui si sarebbe diffusa come coltivazione in tutto il resto del bacino del Mediterraneo (in particolare nel Nord Africa) e dell'Europa.
La definizione Arancia rossa di Sicilia IGP è usata per individuare alcune varietà di arance a Indicazione Geografica Protetta (IGP) coltivate in numerosi centri delle province di Catania, Enna, Ragusa e Siracusa. Le arance si presentano con buccia di colore arancio acceso con sfumature rosse variabili a seconda delle varietà e del momento di raccolta e sapore dolce.
Con la denominazione “Mandorla di Avola” si indicano esclusivamente tre cultivar: Pizzuta, Fascionello, Romana (o Corrente d’Avola). Originarie della zona di Avola, sono le cultivar di mandorle più pregiate sui mercati internazionali.
L’Indicazione Geografica Protetta (IGP) ‘Limone di Siracusa’ è riservata ai frutti di limone della cultivar ‘Femminello’ ed ai suoi cloni, riferibili alla specie botanica Citrus x limon coltivati nel rispetto del Disciplinare di Produzione in impianti specializzati in alcuni comuni della provincia di Siracusa. Il ‘Limone di Siracusa’ mantiene un profondo legame con l’ambiente, il territorio, la storia.
La carota novella di Ispica IGP appartiene al gruppo della carota rossa semilunga nantese, nelle varietà Exelso, Dordogne, Nancò, Concerto, Romance, Naval, Chambor e Selene. Nel 2006 ha ottenuto una protezione provvisoria nazionale e successivamente si è presentata istanza alla Commissione europea per il riconoscimento dell'IGP.
Le nespole sono tra i primi frutti che la primavera ci dona. La loro maturazione, a seconda delle zone d'Italia, avviene tra marzo e giungo. La loro diffusione in Europa ebbe inizio verso la fine del Settecento, a partire dall'Oriente, dove le nespole erano molto utilizzate nell'alimentazione, soprattutto in Cina e Giappone.