Tra tutti gli Itinerari Turistici in Sicilia è ideale per scoprire i gioielli del tardo Barocco siciliano, la bellezza del mare e della natura, nonché gli antichi sapori culinari.
Il venditore di origano è una figura ormai scomparsa, egli girava per le strade di paese con la sua vespa e si faceva riconoscere urlando con voce roca ovviamente in dialetto "arìgunu, agghiu arìgunu", e spargeva nell'aria un profumo unico.
Il mestiere del nassaio lo si imparava da piccoli, osservando quelli che lavoravano. La materia prima per la costruzione della “nassa” è “lu iuncu” cioè il giunco; è una pianta che cresce spontanea nel territorio di Pachino e lungo le rive del mare verso ponente.
Il Bottaio "u vuttaru", era uno di quei mestieri che venivano considerati privilegiati e di difficile esecuzione. Il procedimento di lavorazione era fatto necessariamente a mano e consisteva nel sistemare delle listelle di legno, di preferenza castagno, o rovere (per le botti che dovevano contenere vini o liquori pregiati ).
Quello dell'intrecciatore (U 'ntrizzaturi) di curina è un mestiere quasi scomparso. In pratica consiste nel realizzare oggetti di uso quotidiano intrecciando le foglie secche di una pianta a noi molto cara: la Palma Nana. Non occorrono molti attrezzi: gli strumenti principali sono loro: le mani, poi bastano delle forbici, aghi e filo, e qualche pezzetto di stoffa colorata o qualche sonaglio per le decorazioni.